28 luglio 2015

COMUNICATO SULLO SGOMBERO DI VILLA ASSILLO (TRENTO)


riceviamo e diffondimao:

SGOMBERATA VILLA ASSILLO

L’assillo è ovunque


Martedì 14 luglio, verso le 8,30, un ingente spiegamento di forze dell’ordine (120 agenti) ha sgomberato Villa Assillo, occupata il 30 maggio in concomitanza con l’arrivo di Renzi a Trento. Anche questa volta lo sgombero è stato possibile solo grazie alla zelante quanto infame collaborazione dei Vigili del fuoco (corpo permanente), che sono saliti sul tetto dal retro. Questi figuri sono diventati a tutti gli effetti dei servi della Questura.

I cinque compagni presenti nella villetta sono stati portati in questura, schedati e denunciati. Fuori si è subito radunato un presidio di solidarietà che è durato fino al loro rilascio.

L’Assillo di via Manzoni e Villa Assillo di via Mattioli hanno portato per quasi quattro mesi un po’ di aria nuova a Trento. Decine le iniziative svolte, molto intensa la partecipazione. Due occupazioni collegate e insieme diverse. Molti più concerti nella prima, molte più discussioni nella seconda. Spazi in cui vivere diversamente, in cui organizzarsi contro ogni forma di dominio e di gerarchia. Dalle iniziative contro i respingimenti dei profughi a quelle in solidarietà con i detenuti di Spini di Gardolo in lotta, sono stati mesi in movimento. E poi il confronto quotidiano sul lavoro salariato, sull’uso contrapposto alla proprietà, sull’amore, sul sessismo, sulla repressione, sulla rivoluzione… Solo chi ha smesso di rassegnarsi può capire perché continuare testardamente a lottare, a occupare, a resistere. Proprio domani sera era prevista un’assemblea con i lavoratori dell’Orvea di S. Pio X sulla lotta che stanno intraprendendo contro il peggioramento delle loro condizioni. Intrecci, incontri, solidarietà: proprio ciò che temono i padroni della città, che ci vorrebbero isolati e impauriti.

Mentre un operaio muore sul lavoro a Rovereto e l’Itea aumenta i controlli sugli assegnatari, il problema contro cui scagliarsi è che degli spazi abbandonati tornino a vivere.

Come mandante politico dello sgombero si è segnalato ancora una volta il PD (Potere e Denaro), con il sindaco Andreatta che ha pubblicamente sollecitato il questore ad intervenire contro gli occupanti il prima possibile.
Possiamo solo dire che l’odio da parte nostra è generosamente ricambiato, e non certo per gli sgomberi soltanto. Tutti gli sfruttati hanno un conto aperto contro questo comitato d’affari dei banchieri e degli industriali, dei dirigenti e dei palazzinari.

Abbiamo il fiato lungo. Esiste un assillo che, quando ti punge, ti cambia la vita. È solo l’inizio.

le e gli assillanti

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