9 dicembre 2015

SCRITTO DI GABRIEL POMBO DA SILVA "ALIMENTAZIONE DOTTRINARIA"

da informa-azione.info

Riceviamo e diffondiamo la traduzione di un testo del prigioniero anarchico Gabriel Pombo da Silva:
Gabriel Pombo da Silva: “Alimentazione dottrinaria” (Novembre 2015)



“Alimentazione dottrinaria” (1889). James Ensor




Lì, dove vi sarà una classe inferiore, io apparterrò ad essa; lì, dove esisterà un elemento criminale, io formerò parte di esso; fino a quando ci sarà un’anima in prigione, io non sarò libero.

Eugene Debs


Compagnx!

Oggi sono di ottimo umore (sapete che la nostra vita non è qualcosa di lineare, né costante, né statico…), e chi mi conosce personalmente sa che ho un senso dell’humor abbastanza nero (ciò che ad alcuni “scandalizza” a me fa sorridere, ecc…) e addirittura cinico (soprattutto quando si tratta di parlare/descrivere fatti relativi alla “Legge”, ai “Diritti”, alle “Autorità”, ecc…); perché ci sono “cose” che non posso prendere sul serio (nonostante se ne vada la mia vita in tutto ciò) per quanto serie siano queste “cose”.
Scrivo, quindi, in modo informale e con un sorriso sulle labbra (nonostante mi riferisca a “cose” serie) perché il senso dell’humor è tra le “cose” che mi hanno sempre permesso di “tirare avanti”.
Non smetto di stupirmi quando ascolto/vedo questx politicx da salotto riempirsi la bocca di parole/concetti come “viviamo in uno stato di diritto”, “tuttx siamo uguali davanti alla legge”, ecc, ecc, ecc.
Il “Marchio Spagna” (come lo chiamano adesso) non sa cos’è una Democrazia (considerato che nemmeno io sono un democratico); il Diritto è una “mino-crazia” e la Legge serve solo agli interessi della casta (mi piace questo della casta perché è quanto abbiamo in questo Paese) e lx “antisistema” siamo tuttx coloro che non ridiamo dei loro scherzi. Qualcunx ha dei dubbi?

In questo paese chi si riempie la bocca di questi termini è un “ladruncolo” (o potenziale ladruncolo) perché “la gente comune”, senza bisogno di essere o dichiararsi “anarchica”, sa che la casta politico-imprenditoriale (sì, quella delle “porte  girevoli”, quella dei casi Filesa e Malesa, dei Gal, del caso Gürtel, di quello delle “schede nere”, degli ERE (1), ecc, ecc, ecc.), ha messo in tutti le caste giudiziarie (C.G.P.J., T.S., T.C. (2), ecc, ecc.) un’accozzaglia de “pennivendoli” che, appena “processano” unx dex loro (o “indagano”, imputano o “spuntano”) entrano da una porta ed escono dall’altra… è che le Banche,  le imprese di telecomunicazione ed energia (senza parlare dei cartelli del cemento, trasporti, contratti-spazzatura, ecc.), i fondi del FMI e il “Consorzio Europeo” elargiscono molto denaro… tanto denaro che possono comprare tuttx e azzittire le maggioranze. Il peggio è constatare come questa corruzione endemica lasci senza tetto, senza studi superiori, senza alimenti e senza possibilità di reazione lx più fottutx… so che questo non è “nulla di nuovo”, però mai prima d’ora s’è saputo così tanto di tutti gli “intrallazzi” di questx spudoratx come nell’era della “comunicazione” di oggi… e risulta che, nonostante tutto, continuano ad esserci nei “sondaggi” i Partiti Politici più ladri e arraffoni, più “democraticidi” e liberticidi di questi paese… se non fosse perché vedo morire (e marcire) intorno a me tanta gente povera e incolta, marginale e malata, direi cinicamente: abbiamo i politici che ci  meritiamo. Ma davvero ci meritiamo questo? Possiamo solo arrivare allo stato di “indignatx”? Possiamo solo sperare (e aspirare) che ci venga a “salvare” un Messia, un Partito Politico?

Mi piace il ferreo appello che fanno alla “Costituzione” (e ai loro avversari “anti-Costituzionalisti”), alla “Democrazia”, al rispetto delle “Decisioni Giudiziarie” (sempre che non li riguardino, chiaro), alle “indagini in corso”, alla presunta differenza che dovrebbe esserci tra “imputato” e “indagato” e, da quando la mano della Legge è caduta sulla collottola di “Rodrigo Rato”, (sapete, il grande economista!), si parla del “Diritto di immagine e rispetto dei detenuti”…
Da quando in qua gli è importato a questo paese l’immagine e il rispetto dex detenutx? Di qualx detenuti?
Se avessimo ancora un po’ di sangue e di orgoglio, dovremmo dar fuoco a tutte le Istituzioni (potendo con tuttx dentro) di questo paese e dell’Europa intera! Scusate, emerge la mia vena nichilista… o se volete non “scusatemi”, prendete nota…

Dov’ero? Ah sì, il rispetto dex detenutx!
Sì, ho visto che, addirittura Bárcenas (3), nei suoi pochi mesi di detenzioni in un “modulo di rispetto”, è diventato anti-sistema e ha denunciato in giro i “maltrattamenti” che ha visto durante la sua prigionia… al contrario Ortega Cano (4) sulle stesse porte della galera (durante uno dei suoi permessi) ha dato “consigli politici” al PSOE (5). Ho anche visto come facevano coro (sempre quando usciva in permesso) a Isabel Pantoja (6)… bella! Resisti! E anche come hanno concesso i “permessi” a Jaume Matas (7), pur avendo “cause pendenti”!!! E non parliamo della fuga in stile “Torete” della Contessa o Marchesa Aguirre (8) (non mi è mai andato a genio questo dei ranghi militari, clericali e/o nobiliari) per le strade di Madrid.
Lx “detenutx” che conosco io non sono tanto “eminenti” (quellx che mi circondano) e naturalmente non vengono loro concessi né “permessi” (abbiano già raggiunto un quarto della condanna o gli rimanga un mese per uscire o siano malatx incurabili o stiano male psicologicamente), né diritti, poiché sono “poverx”, “anti-sistema”, “anti-costituzionalistx” o/e apertamente “terrorirtx”…
Rispetto dei diritti dex detenutx? Non fatemi ridere!!

Quando a tuttx questx “detenutx” (quellx in basso a sinistra, come direbbe il Sub-Marcos) negano i loro “permessi” e/o diritti, non vedo l’anziano secondino del Regno (Ángel Yuste Castillejos) dare spiegazioni in Parlamento né fare conferenze stampa di fronte al Ministro di Giustizia.
Ditemi indignatx! Davvero vi interessano i Diritti di tuttx x detenutx? Sapete che qui i diritti sono solo carta straccia? Che “Diritto” è la Dispersione? Non lo dice la L.O.G.P. (9) che tuttx x prigionierx hanno Diritto a compiere le condanne nelle loro comunità d’origine? Ditemi! Non dicono che tuttx x prigionierx hanno Diritto a partecipare a tutte le attività socio-culturali e sportive? E perché quelli nel F.I.E.S. no? Già che parliamo di F.I.E.S., sapete per caso di che si tratta? Non dice la L.O.G.P. che tuttx x malatx incurabili devono essere scarceratx per morire con dignità nel proprio ambiente affettivo e familiare? Però, c’è altro… quando scesero in strada le “maree” cittadiniste chiedendo “Sovaldi” per x malatx di epatite C, si riferivano davvero a tuttx x cittadinx? Anche ax detenutx? Sono “cittadinx” x detenutx o perdono i loro diritti entrando in galera?
Conoscete il pittore James Ensor? Se non lo conoscete vi consiglio di guardare la sua opera intitolata “Alimentazione dottrinaria”… sicuramente “quellx in basso a sinistra” siamo noi: x nessunx… solo che oggi la merda ci entra dagli schermi della televisione.

Ma torniamo alla Costituzione (questo libro Sacro come la Bibbia che noi nessunx usiamo come cartina per farci una canna). Per quanto strano vi possa sembrare, anche io l’ho letta, come altre centinaia e migliaia di libri e Trattati e Codici (è che 30 anni di galera son parecchi…) per sapere di cosa parlano questx “democratici” da paccottiglia. Diritto a una casa dignitosa, a un lavoro, a un’educazione, a… mi seguite? Diritto ad avere diritti si potrebbe dire. Cazzo! E dopo dicono che noi anarchicx siamo “utopisti”… sarà perché non siamo tantx coglionx da scrivere un libro Sacro pieno di stronzate che non potremo mai realizzare?

Io non ho mai votato (né mai lo farò) perché detesto delegare le mie responsabilità a marionette del IBEX-35 (10)… nonostante questo, c’è stato un tempo in cui, sì, ho lottato perché si applicassero i Diritti dex prigionierx (ci davano tante di quelle bastonate che valevamo meno di una pietra) per vedere poi come questi Diritti* si sono realizzati rigorosamente per quelli del GAL, per x corrottx, x fascistx e x “detenutx” leccaculo. Che ironia! Migliaia di prigionierx dal basso in lotta durante Decenni per vedere come tali Diritti venissero applicati esclusivamente a quellx in alto.

A proposito, dimenticavo che quando son tornato (estradato dalla Germania) e rientrato nelle celle di questo paese, “qualcunx” mi ha fatto arrivare un copione del libro “Huye, Hombre, Huye” (di Xosè Tarrío) per farne evidentemente un film… mi hanno detto che lo sceneggiatore era “dex nostrx” (non ho mai saputo esattamente che significasse “dex nostrx”), quindi meno male perché, fosse stato “dex altrx”, non lo avrebbe fatto meglio. Tarrío, l’uomo, viene ridotto alla triste storia di un emarginato. Suppongo che si capisca così la sua violenza con l’intenzione di pacificare le coscienze… è che non gli hanno dato il RITALIN da bambino.
“Curro Jiménez” (11) correva per la Sierra Morena con la sua Legge perché non accettava la Legge di quegli altri capaci solo di imporla a causa del loro maggior numero di archibugi e casacche.
Non sappiamo se “Curro” fu picchiato dal padre, però sì che aveva morale. Sappiamo di “Curro” l’uomo… a qualcunx è mai saltato in mente che “Curro” fosse una vittima del disagio sociale? Quindi, se sappiamo di “Curro” l’uomo, dove cazzo è Tarrío l’uomo? Tarrío l’anarchico? Tarrío mio fratello? Perché vediamo solo la marginalità? Ridurlo a questo è UCCIDERLO DI NUOVO.

Io mi chiedo, dove sono gli sceneggiatori di “Curro Jiménez”? Loro hanno presentato un “fuorilegge” e le sue motivazioni. Hanno spiegato la sua situazione ai margini ideologizzandola più o meno espressamente.
Oggi non è così. Pare che si voglia solo dare l’immagine di un personaggio ai margini nel senso di vittima sociale, di disagiato sociale con un fondo di moralità sociale.

Lx conservatorx e i darwinistx sociali di Oggi non fanno di meglio, anzi hanno il rimedio = RITALIN e patologizzazione del “disagio” a partire dalla più tenera infanzia. Il copione puzza di questa ideologia del “disagio”. Mentre lo leggevo risuonava nel mia testa quella canzone triste e monocorde della mia infanzia: “iooo sono ribelle perché il mondo mi ha fatto così, perché nessuno a questo mondo mi ha dato amore…”.
Finché vivrò non vi riapproprierete delle nostre storie di lotta (cioè vite piene di libertà refrattaria contro tutte le autorità,) per trasformarle in “film” da mandare in onda in un ciclo della “Paramount Chanel” sotto il titolo di “Chine Quinqui” (12).

Sicuramente anche io provengo dal mondo “Quinqui”; dal mondo della povertà e dex poverx; della dittatura e dell’emigrazione… e ne sono fiero!! E’ altrettanto sicuro che l’anarchicx lo si fa, non si nasce.
A differenza dei miei fratelli “Quinquis”, io continuo ad essere in galera nonostante abbia scontato (nei termini di Diritti e Legalità) la mia condanna. Suppongo che “il problema” (per le Istituzioni, non per me) non risieda tanto nel non aver saputo (nonostante tutti e i tanti inconvenienti) superare la mia “marginalità”, quanto nel non aver potuto evitare la mia radicalizzazione. Sì, compagnx, ora oltre a “quinqui”, per scrivere la mia stessa storia, per percorrere il mio stesso cammino, mi sono trasformato in un “terrorista”-“anarchico”.

Nella galera dove attualmente mi “trattengono” (e dico “attualmente” perché la mia odissea no è ancora finita), sono più preoccupati di come ridurmi la quantità di libri che leggo al mese (me/ce ne permettono 4 al mese quando nel R.P. -Regolamento Penitenziario- non c’è un limite al numero di libri, riviste, ecc.), che a diminuire la quantità di ansiolitici, antidepressivi, ecc, con i quali imbottiscono x prigionierx affinché non pensino e smettano di essere persone, affinché si trasformino in zombie.
Le galere non sono in fiamme però alcuni di noi conservano il fuoco della ribellione nelle viscere.
Come è triste che un popolo come il nostro che portò a termine l’ultima Rivoluzione Idealista, si sia trasformato in uno stabilimento termale per pensionatx inglesi e tedeschx!
Se l’indignazione non si arma di coraggio, di solidarietà e di coscienza, siamo fregati.

Saluti!

Gabriel

*Queste parole sono dedicate a tuttx coloro ax quali l’ingiustizia fatta Legge ha armato la coscienza sovversiva. Per x miei fratelli e sorelle prigionierx e liberx del mondo intero.
[N.d.T.]
(1) Caso Filesa e Malesa: casi di corruzione consistenti nella creazione di una trama di imprese il cui fine era il finanziamento illegale del Partito Socialista Operaio Spagnolo per far fronte alle spese della rispettiva campagna elettorale. GAL: Gruppi Antiterrorismo di Liberazione, dagli anni ’80 impiegati contro l’indipendentismo basco. Responsabili di centinaia di sparizioni, torture ed omicidi. Caso Gürtel: nome di un’indagine iniziata nel 2007 su di una rete di corruzione politica legata al Partito Popolare. “Schede nere”: nome di uno scandalo bancario risalente al 2014. La quasi totalità dei consiglieri della Caja Madrid (una delle banche più antiche di Spagna), durante le presidenze di Miguel Blesa y Rodrigo Rato, avevano disposto di carte di credito, tipo “Visa Black”, con le quali procedevano a spese personali per un valore di centinaia di migliaia di euro. ERE: Expediente de Regulación de Empleo – Documentazione di Regolamentazione dell’Impego; si tratta di un sistema grazie al quale le imprese possono licenziare i lavoratori in modo collettivo.
(2) C.G.P.J.: Consejo General del Poder Judicial – Consiglio Generale del Potere Giudiziario.
T.S.: Tribunal Supremo – Tribunale Supremo
T.C.: Tribunal Constitucional –Tribunale Costituzionale
(3) José Luis Bárcenas Gutiérrez: politico spagnolo del P.P. (Partito Popolare) nel 2009 imputato per la sua implicazione nel “Caso Gürtel”.
(4) José Maria Ortega Cano: torero spagnolo implicato in un processo a causa di un grave incidente d’auto, da lui causato nel 2011, durante il quale, guidando ubriaco, causò la morte del conducente di una delle auto coinvolte. Nel 2013 condannato a 2 anni, 6 mesi e 1 giorno di prigione per “omicidio imprudente e guida temeraria”, dopo 1 anno e 1 mese gli diedero la semilibertà.
(5) PSOE: Partido Socialista Obrero Español – Partito Socialista Operaio Spagnolo
(6) María Isabel Pantoja Martín: cantante e attrice spagnola. Nel 2007 coinvolta nello scandalo chiamato “Caso Malaya”, nome attribuito ad un’operazione contro la corruzione urbana. Accusata di vari delitti contro la finanza e di riciclaggio di denaro, nel 2013 venne condannata a 24 mesi di prigione dove vi entrò nel 2014.
(7) Jaume Matas i Palon: ex politico spagnolo, fu presidente del P.P. (partito Popolare). Processato per dodici reati tra cui appropriazione indebita, documentazione falsa, delitto fiscale ed elettorale. Nel 2012 condannato a 6 anni di prigione, vi entrò nel 2014 per ottenere, dopo appena 3 mesi, la semilibertà.
(8) Contessa Esperanza Aguirre y Gil de Biedma: aristocratica e politica spagnola, fu presidentessa del P.P. (Partito Popolare), per questo anch’essa coinvolta nel “Caso Gürtel”. Accusata di finanziamento illegale della sua stessa campagna elettorale, si diede alla fuga in maniera spettacolare (per i media di regime): “stile Torete” sta ad indicare, infatti, lo stile tipico dell’omonimo protagonista “fuorilegge” di una serie TV spagnola.
(9) L.O.G.P.: Ley Organica General Penitenziaria – Legge Organica Generale Penitenziaria
(10) Ibex-35: indice della Borsa di Madrid
(11) Curro Jiménez: protagonista bandito e fuorilegge di una serie TV spagnola.
(12) “Quinqui”: “balordx”, “sbandatx”. Così denominata quella “subcultura” i cui membri emarginati ricorrono frequentemente alla delinquenza.

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