riceviamo e diffondiamo:
Il 25 ottobre, Kamilla, Leo e José sono stati condannati a 6 mesi (con il rito abbreviato) dal tribunale di Trento con l’accusa di aver danneggiato 13 vetrate di 5 agenzie interinali. Contestualmente è stato revocata loro la misura cautelare degli arresti domiciliari a cui erano sottoposti da più di tre mesi. Sono quindi liberi.
“Danneggiare le vetrine dello sfruttamento è il minimo” si leggeva sullo striscione appeso durante il nutrito presidio di solidarietà.
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