21 marzo 2015

EDIZIONI ANARCHICHE "EL RUSAC"


riceviamo e diffondiamo:
PRESENTAZIONE DELLE EDIZIONI ANARCHICHE “EL RÙSAC”

Il termine El Rùsac nel dialetto triestino vuole dire lo zaino.
Abbiamo scelto questo nome per queste nuove edizioni anarchiche perché quest'oggetto ci ricorda innanzi tutto la sua utilità.
El Rùsac è un oggetto utile sotto vari aspetti; per chi lotta è il contenitore delle maschere antigas, san pietrini e volantini durante i cortei, il porta manifesti durante le serate ad “attacchinare” sui muri delle città, è l'oggetto che tanti compagni e compagne hanno usato ed usano durante i sabo­taggi e le azioni dirette che da sempre hanno fatto fare brutti sogni ai nemici della libertà. È quel amico nei giorni della clandestinità. È l'oggetto che si può usare quando si esce dal carcere per te­nere le lettere ed i pochi vestiti. È un compagno che non ci abbandona mai, allo stesso tempo però ci vuole metodo nell'organizzare El Rùsac sennò il suo utilizzo rimane monco: è come le lotte che si portano avanti, non basta la determinazione, ci vuole un metodo anche nelle lotte sia da soli sia con i compagni e compagne di strada.
Queste nuove edizioni vogliono portare uno stimolo al confronto tra gli anarchici e non solo, vogliono, con modestia, portare un nuovo contributo alla propaganda semplicemente perché chi sta scrivendo vuole la Rivoluzione Sociale e l'Anarchia, quindi la libertà per tutte e tutti.

COLLANA “Libri”
“NOI FUMMO I RIBELLI, NOI FUMMO I PREDONI”
 Schegge autobiografiche di uomini contro
e
 VERSI LIBERI E RIBELLI
di
Belgrado Pedrini
“La mia maturità libertaria nasceva da una analisi scientifica e personale che avevo fatto in gioventù e la mia rivolta si incanalò subito contro l’autorità, il fascismo, il capitale, lo Stato, gli abusi, lo sfruttamento dell’uomo sullo uomo, contro tutte quelle cause che non mi permettevano di respirare, di sentirmi un individuo.” Belgrado Pedrini
“La sua storia non va ristampata solo per raccontare le azioni compiute, bensì per far emergere il modo e i sentimenti con cui queste azioni venivano portate avanti. In tante vicende di compagni e compagne si trovano racconti emozionanti ed avventurosi, ma, se rimangono solo nell’immaginario delle nostre letture, ecco che il senso delle loro gesta, il tramandare esperienze, diventa semplicemente letteratura. La semplicità, la modestia, la rivolta costante e la solidarietà incondizionata a chi soffriva, hanno portato Belgrado su strade dure e pericolose.”
Pagine 144
8 euro.

COLLANA “Opuscoli”

A MIO FRATELLO CONTADINO
di
Elisée Reclus

“Così noi prenderemo la terra; sì, la prenderemo, ma a quelli che la possiedono senza lavorarla, per restituirla a quelli che la lavorano e a quelli a cui era impedito di farlo. Ma non per permettere che 
sfruttino a loro volta altri infelici. La quantità di terra alla quale l’individuo, il nucleo familiare e la comunità di amici hanno naturalmente diritto è quella che possono lavorare individualmente o collettivamente.” 

Pagine 24
1,5 euro

BACCANTI
Appunti sulla tragedia

“Non ha nulla a che fare con quel tò koinòn tès pòleos, quella cosa comune della città, che pare nient'altro che un'invocazione terrena, e mentre quell'esortazione alle parti a limitare i conflitti e restare assieme diventa una preghiera e fonda una religione badando bene a non eliminare mai e a non sopprimere quella differenza, tu guarda invece queste baccanti, pare che abbiano già eliminato quella stessa differenza e così ripopolano le nostre menti dei sogni più belli dell'uguaglianza, quelli con cui forse l'umanità aveva avuto un esordio dorato e si era bagnata d'ambra le labbra.”

Pagine 28
1,5 euro

Lo sconto per i distributori è del 50% con l'acquisto di almeno 3 copie con l'aggiunta delle spese di spedizione.
I pagamenti sono da effettuare sul conto postepay intestato a:

Dolce Luca
5333-1710-0243-8949

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