24 novembre 2015

NESSUNA PACE PER CHI FA LA GUERRA: CONTRO LA FIERA AEROSPAZIALE AL LINGOTTO

 riceviamo e diffondiamo: 

NESSUNA PACE PER CHI FA LA GUERRA 
L'europa dello sviluppo, delle guerre, delle frontiere e del
colonialismo si evolve sempre di più aprendo ed esportando guerre in
nome della pace, negli ultimi anni la violenza e la miseria sono state
spostate dagli occhi degli occidentali facendo credere a tutti di non
essere in guerra, invece ci sbagliamo di grosso, fare la guerra non
vuole dire necessariamente avere carri armati e bombe per le strade;
finanziare guerre in qualsiasi altra parte del mondo equivale ad essere
complici di quella violenza che in nome della pace giustifica le più
vergognose politiche estere, equivale a dire appunto fare la guerra.
L'Europa con un passato colonialista e sfruttatore oggi investe capitali
finanziando guerre in tutto il mondo, in Iraq, in Afganistan, in Siria,
in Libia, in Turchia contro il popolo Curdo ecc.

In Italia le fabbriche di morte più famose si chiamano: Alenia,
Finmeccanica, Selex, Microtecnica, ma ce ne sono molte altre. Da sempre
l'Italia collabora con gli stati che in nome della guerra al terrorismo
giustificano i più grossi massacri degli ultimi dieci anni in
medioriente ed i civili sono sempre le vittime più numerose. Nell'aprile
2014 l'Italia ha fornito alla Turchia 60 elicotteri da guerra (Alenia e
Finmeccanica) per un valore di 3,3 miliardi di euro.

Quelle guerre che a noi sembrano così lontane, partono da casa nostra,
base di partenza per F16 e droni per bombardare ed uccidere ad esempio
in Libia e non solo..

Non a caso in Sardegna poche settimane fa, si è svolta una delle più
grosse esercitazioni militari Nato degli ultimi anni, con la
partecipazione di più di 30.000 militari e decine di paesi partecipanti,
si sono esercitati a sparare e bombardare nella base poligono di capo
Teulada.

Questo è solo un assaggio di un probabile allargamento della guerra che
l'Europa porta avanti da anni verso il medioriente e non solo. Da mesi
navi italiane controllano il mediterraneo con azioni di spionaggio verso
la Libia, in preparazione di un'eventuale invasione, tutto questo con
la scusa dei flussi migratori ed il pericolo del terrorismo.


Tutte le persone che scappano dalle guerre e cercano di entrare in
Europa non sono nient'altro che la conseguenza delle guerre portate
avanti da decenni dalle grandi potenze neocolonialiste.

Oggi a Torino si sta svolgendo l'esposizione delle ultime innovazioni in
campo aereospaziale, una fiera la cui partecipazione è limitata
esclusivamente agli addetti ai lavori, con stand e workshop per esporre e
vendere gli armamenti di ultima generazione, strumenti per uccidere e
controllare meglio il nuovo o vecchio nemico sono commercializzati come
fossero caramelle .

Il Piemonte in particolare è in prima linea nella produzione di
armamenti, tra le principali ditte ricordiamo la Microtecnica in via
Madama Cristina e l'Alenia di Corso Marche, che danno lavoro a molti
torinesi. A volte basta un granello di sabbia per inceppare gli
ingranaggi, granelli come sabotaggi e diffusione di informazioni; ma
anche semplicemente scegliendo che lavoro lavoro fare.

Le guerre fra poveri vengono comprate ed esportate dai ricchi solo per i
loro profitti, non ci può essere dialogo e collaborazione con chi ogni
giorno massacra, uccide e reprime interi popoli in nome della pace e
della sicurezza.

Non rimaniamo fermi davanti a tutto ciò, il nemico è dietro l'angolo.
Nessuna pace per chi ci fa la guerra.

Barocchio Squat
17 Novembre 2015

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