Riceviamo e diffondiamo il resoconto della giornata di sabato 21 settembre 2013 a Trento contro Forza Nuova:
Sabato 21 febbraio una quindicina di antifascisti si oppone ad un banchetto di Forza Nuova difeso dalle forze dell'ordine. I quattro fascisti presenti sono stati bersagliati da uova e verdura marcia dopo che si era riusciti a prendere una parte della palerìa del gazebo, successivamente distrutta.
Vista l'impossibilità di raggiungere i quattro, sono stati scanditi cori ed interventi.
Un'altra volta Forza Nuova si trova “ben” accolta a Trento, e, dopo la morte del compagno Pavlos Fyssas in Grecia, era veramente il minimo da fare.
I fascisti in Trentino non riusciranno a mettere piede.
Antifascisti e antifasciste di Trento e Rovereto
Sabato 21 febbraio una quindicina di antifascisti si oppone ad un banchetto di Forza Nuova difeso dalle forze dell'ordine. I quattro fascisti presenti sono stati bersagliati da uova e verdura marcia dopo che si era riusciti a prendere una parte della palerìa del gazebo, successivamente distrutta.
Vista l'impossibilità di raggiungere i quattro, sono stati scanditi cori ed interventi.
Un'altra volta Forza Nuova si trova “ben” accolta a Trento, e, dopo la morte del compagno Pavlos Fyssas in Grecia, era veramente il minimo da fare.
I fascisti in Trentino non riusciranno a mettere piede.
Antifascisti e antifasciste di Trento e Rovereto
Segue il testo di un volantino distribuito:
I FASCISTI UCCIDONO
NON LASCIAMO LE PIAZZE A FORZA NUOVA
Martedì 17 settembre ad Atene, un gruppo di fascisti di Alba Dorata ha ucciso a coltellate un compagno antifascista, Pavlos Fyssas.
Qui a Trento i fascisti di Forza Nuova (“referente” italiano di Alba Dorata) provano a tornare in piazza, questa volta per una raccolta firme in vista delle prossime elezioni, dopo la ridicola marcia con cui, a maggio, avevano tentato di celebrare la fondazione del loro primo nucleo in Trentino. Non solo, promettono anche l'apertura di una sede a Rovereto.
Lo scorso maggio la presenza antifascista aveva fatto sì che il corteo neonazista non si muovesse dalla piazza del concentramento, e aveva costretto la sessantina di fascisti presenti (quasi tutti provenienti da altre città) a tornare in stazione scortati, come sempre, dalla polizia. A inizio settembre a Trento un banchetto di Forza Nuova è stato invece bersagliato con fitto lancio di uova.
In tempi di crisi i fascisti non servono solo a dividere gli sfruttati e a fomentare la guerra tra poveri a tutto vantaggio della pace dei ricchi, riprendono anche la funzione storica di bande armate a servizio dello Stato e dei padroni. Lo vediamo in Grecia, dove Alba Dorata collabora stabilmente con la polizia nella caccia all'immigrato, negli agguati (anche mortali) ai compagni, nella repressione di scioperi e manifestazioni. Lo vediamo in Francia, dove lo scorso giugno un gruppo di fascisti ha ucciso un giovane compagno, Clement Meric.
Per Pavlos, per Clement, per Dax, per tutte le vittime della violenza fascista e di Stato, il minimo che possiamo fare è non lasciare le piazze ai fascisti, è cacciarli dalle nostre città.
NON DIMENTICHIAMO. NON PERDONIAMO. NESSUNO SPAZIO AI FASCISTI
Antifascisti e antiasciste
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