Riceviamo e diffondiamo:
Data 5-02-2015
RIAPPROPRIAMOCI DELLE NOSTRE VITE.
UNA CASA PER TUTTI E TUTTE
Le case sfitte nella città di Bergamo sono più di 2500, mentre in provincia arrivano ad essere oltre 60.000, con prezzi esorbitanti, inaccessibili alla maggior parte delle persone.
Questo per quanto riguarda le case di privati, invece quelle comunali vuote, non in attesa di essere assegnate, superano le 200.
La situazione è generata dalla speculazione edilizia, che costruisce ininterrottamente case cementificando anche gli ultimi spazi verdi delle nostre città, nonostante poi rimangano vuote. A guadagnarci sono le imprese edilizie e la malavita, nonché i politicanti che sfruttano la loro posizione per favoritismi. Di più, molte case, pur essendo decisamente abitabili, vengono tenute vuote per far aumentare il prezzo degli affitti, speculando così sulla vita di migliaia di persone.
Intanto, vediamo ogni giorno i nostri parenti ed amici rimanere senza lavoro, non riuscire a pagare bollette sempre più care, perdere la casa, venire sfrattati e sgomberati dal luogo che rappresenta per tutti e tutte un bisogno fondamentale. Vediamo i nostri compagni di scuola e colleghi non potersi permettere di uscire dalla casa dei genitori, perché il lavoro precario non lo consente poiché non dà alcuna sicurezza economica e perché gli affitti sono sempre troppo cari. Tramontano così ogni giorno i nostri sogni di indipendenza abitativa e serenità personale come premio per i nostri sforzi quotidiani verso un futuro deciso da noi.
È quindi arrivato per noi il giorno adatto per riappropriarci della nostra vita, attraverso quel che ci risulta necessario: una casa. Non aspettiamo che i tempi cambino da soli o che qualcuno dall'alto agisca a nostro nome. I cosidetti politicanti altro non sono se non dei parolieri. Da loro non ci aspettiamo niente, se non le solite bugie e la solita violenza contro chi non si adatta a leccare le briciole del loro banchetto.
La nostra è un'azione di autorecupero delle case sfitte, che nonostante le esigenze abitative non vengono assegnate, come questa casa in viale Venezia.
Siamo stufi di osservare un mondo dove i ricchi si ingrassano a scapito di tutti gli altri affamandoli e soffocando l'ambiente. Per cui, risolviamo da soli le nostre esigenze, consapevoli che aspettare non ci rassicura ed insieme intenzionati a riappropriarci di ciò che ci spetta.
I nuovi inquilini di viale Venezia
UNA CASA PER TUTTI E TUTTE
Le case sfitte nella città di Bergamo sono più di 2500, mentre in provincia arrivano ad essere oltre 60.000, con prezzi esorbitanti, inaccessibili alla maggior parte delle persone.
Questo per quanto riguarda le case di privati, invece quelle comunali vuote, non in attesa di essere assegnate, superano le 200.
La situazione è generata dalla speculazione edilizia, che costruisce ininterrottamente case cementificando anche gli ultimi spazi verdi delle nostre città, nonostante poi rimangano vuote. A guadagnarci sono le imprese edilizie e la malavita, nonché i politicanti che sfruttano la loro posizione per favoritismi. Di più, molte case, pur essendo decisamente abitabili, vengono tenute vuote per far aumentare il prezzo degli affitti, speculando così sulla vita di migliaia di persone.
Intanto, vediamo ogni giorno i nostri parenti ed amici rimanere senza lavoro, non riuscire a pagare bollette sempre più care, perdere la casa, venire sfrattati e sgomberati dal luogo che rappresenta per tutti e tutte un bisogno fondamentale. Vediamo i nostri compagni di scuola e colleghi non potersi permettere di uscire dalla casa dei genitori, perché il lavoro precario non lo consente poiché non dà alcuna sicurezza economica e perché gli affitti sono sempre troppo cari. Tramontano così ogni giorno i nostri sogni di indipendenza abitativa e serenità personale come premio per i nostri sforzi quotidiani verso un futuro deciso da noi.
È quindi arrivato per noi il giorno adatto per riappropriarci della nostra vita, attraverso quel che ci risulta necessario: una casa. Non aspettiamo che i tempi cambino da soli o che qualcuno dall'alto agisca a nostro nome. I cosidetti politicanti altro non sono se non dei parolieri. Da loro non ci aspettiamo niente, se non le solite bugie e la solita violenza contro chi non si adatta a leccare le briciole del loro banchetto.
La nostra è un'azione di autorecupero delle case sfitte, che nonostante le esigenze abitative non vengono assegnate, come questa casa in viale Venezia.
Siamo stufi di osservare un mondo dove i ricchi si ingrassano a scapito di tutti gli altri affamandoli e soffocando l'ambiente. Per cui, risolviamo da soli le nostre esigenze, consapevoli che aspettare non ci rassicura ed insieme intenzionati a riappropriarci di ciò che ci spetta.
I nuovi inquilini di viale Venezia
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