25 novembre 2014

28 NOVEMBRE: INFEST*CORPSE*CONTWIG @Lab.Anarchico LA*ZONA


28 NOVEMBRE 014!

                                                        dalle 18.30 apericoncerto con

CORPSE - power violence milano
INFEST - UNICA DATA ITALIANA - PAESI BASCHI (baiona) GRINDCORE!
CONTWIG - salisburgo francia MathCore/Diy/antifa/Antisexist gay positivo

@Laboratorio Anarchico LA*Zona 
via bonomelli 9, Bergamo
lab.lazona@gmail.com

LIONE: MANIFESTAZIONE OFFENSIVA CONTRO IL CONGRESSO DEL FRONTE NAZIONALE


Contro
il fascismo, lo Stato e il capitalismo.
Organizziamo
la resistenza e la solidarietà.
Contro la repressione.
Le frontiere ci dividono, la lotta ci unisce.
Contro il partito degli assassini.
Contro il congresso del Fronte Nazionale…
Tutti e tutte a Lione!
Manifestazione il 29 novembre del 2014, ore 14:00, Piazza Jean-Macé
via RAGE

NOTTE DI VENDETTA TRANS: ATTACCATA CHIESA

da informa-azione.info


riceviamo da mail anonima e diffondiamo:


"Il 20/11 è la giornata di ricordo delle persone uccise perché trans. Quest'anno le morti registrate nel mondo sono 226. Abbiamo deciso di attaccare una chiesa cattolica perché simbolo dell'oppressione anti-trans. La violenza vissuta dalle persone trans è la conseguenza della loro morale e regole di genere. La notte del 20/11 abbiamo preso di mira la basilica San Paolo in via vismara 2. Abbiamo incollato le serrature di varie porte, lanciato vernice rosa sulla facciata e scritto: "20/11 NOTTE DI VENDETTA TRANS" sulla porta d'ingresso. ATTACCHIAMO LE CHIESE! VENDETTA E NON SOLO RICORDO!"

ROJAVA: Bijî YPJ! Bijî YPG!


da libera-palestina


Bijî YPJ! Bijî YPG!

Mi continuano a mostrare foto di persone che mi raccontano che poi sono state ammazzate. Di persone rapite dall'ISIS. E mi dicono che vogliono andare a combattere. Sono ragazzini ventenni, o meno che ventenni. Sono uomini di 30 anni, o anche di 40. E qualche volta mi domando perché. Cioè, cosa spinga un ragazzo o una ragazza ad amare la vita al punto da combattere rischiando di perderla. Rischiando di perderla pur di avere una vita che valga la pena di essere vissuta.


E i curdi turchi lo sanno, certo che lo sanno, che se tornano poi c'è la polizia turca che li incarcera, perché li considera parte di un'organizzazione illegale. Sanno benissimo che per diverso tempo saranno in pericolo nelle loro terre. Tutti coloro che stanno dall'altra parte a difendere concretamente la loro terra, siano turchi, siriani o anche nelle decine di occidentali presenti, sanno che potrebbero rimanere bloccati dall'altra parte del confine per mesi se non anni, perché è sempre possibile che l'ISIS si prenda anche questo lato della città. Questi combattenti non solo sanno che potrebbero essere rapiti o morire, ma anche che potrebbero vedere i loro migliori amici.

Le informazioni ufficiali parlano di circa 1000 donne dentro le YPJ e qualche migliaio di uomini dentro le YPG. Qualcuno mi ha detto che è come la rivoluzione in Spagna. Qualcuno mi ha detto che è per la libertà. Qualcuno spiegava che è la guerra delle donne, che sono loro le protagoniste. Qualcuna, cantava canzoni (le canzoni dicono molto, da queste parti, dove praticamente l'unica canzone italiana che conoscono è bella ciao). Qualcuno combatte anche per poter parlare la propria lingua, e ancora una volta canta canzoni, perché quando era proibito scrivere o leggere in curdo era tramite le canzoni che si tramandavano le storie. Qualcuno diceva che dentro l'ISIS ci sono tutti gli interessi occidentali, e vuole combatterlo per difendere la proposta fondamentalmente diversa che è rappresentata dal Rojava. Qualcuno difende la libertà del Rojava, appunto, la partecipazione diretta alle decisioni, l'antiautoritarismo. Qualcuno, spiega che il vero nemico dei curdi è Erdogan, e che l'ISIS è solo un suo riflesso. Qualcuno va perché le foto della sua casa, della sua famiglia, della sua gente, dei suoi animali...tornino ad esser vita reale. Qualcuno perché da il cambio al fratello, che è giusto che si riposi. Qualcuno, dice che comunque non riuscirebbe a vivere sapendo di non avere combattuto. Qualcuno combatte per i bambini, che alzano le due dita in segno di vittoria, e che urlano "Bijî YPJ! Bijî YPG!” (viva YPJ; viva YPG), perché sanno che è l'unica possibilità, per loro, di tornare a casa e non passare la vita come profughi.

E chi va a combattere, ma anche chi resta da questa parte in solidarietà, è “Heval”. “Heval” cerca di indovinare di cosa hai bisogno prima che tu lo chieda. “Heval” sta al tuo fianco quando sei malata. “Heval” porta aiuti per i profughi da Istanbul, o da Amet, o da qualsiasi altra città. “Heval” imbraccia un fucile e combatte. “Heval” sa che è importante condividere tutto. “Heval” non si declina al maschile o al femminile, è lo stesso per tutte/i. Se chiedi la traduzione di “Heval”, qui rispondono che significa amico. Il fatto è che qui ci si chiama con l'appellativo di “Heval” anche tra persone che non si conoscono. Tra persone che non parlano la stessa lingua (ma, si sa, l'essenziale non si comunica a parole). “Heval” si usa tra persone che sono accomunate da qualche cosa di più dell'essere amici. Da un obiettivo comune, molto molto concreto, che ha poco a che vedere col sogno e molto con la vita vissuta. La traduzione esatta di “Heval” è compagno/a, ed è una parola bellissima. “Heval” è già di per se una buona ragione per combattere.

E vorrei gridare in faccia a tutti questi buonisti, a cui la guerra sembra una cosa brutta perché non hanno ancora trovato la loro ragione per combattere, vorrei dichiarare di fronte a questi perbenisti che si sentono abbastanza in alto da giudicare negativamente qualsiasi arma od uniforme, che se io non sono dall'altra parte con un fucile in mano, forse è davvero solo perché ancora non amo la vita abbastanza. Non amo la vita abbastanza da rischiare di perderla per averne una che valga la pena di essere vissuta.

22 novembre 2014

20 NOVEMBRE 1999/2014: ABBIAMO BISOGNO DI UNA TRANSIZIONE!


Abbiamo bisogno di una TransIzione!
20 Novembre 1999: 15 anni per ricordare le vittime della Transfobia.
Ma ci siamo chiesti/e veramente cosa siano la transfobia, l'eteronomia, l'eterosessismo, la violenza di genere e la discriminazione?
L'esistente è intriso di parole, modi e significati il cui intento è quello di stigmatizzare e giudicare le persone, più o meno belle, più o meno intelligenti, più o meno magre, più o meno conformi ai valori del sistema.
Il nostro stesso vocabolario è intriso di questi valori creati ad arte per governare meglio: la separazione tra maschile e femminil, ne è un esempio. Essa, infatti, crea già di per sè un linguaggio eterosessista.
La parola difatti è performativa; ciò significa che tutto ciò che siamo abituati/e a dire o a scrivere secondo una determinata lingua crea e forma la realtà con tutte le sue discriminazioni, le categorie e i poteri (più o meno visibili).
Nasciamo e, senza saperlo, meccanismi autoritari e istituzionalizzanti decidono il nostro ruolo all'interno della procreazione umana; nasce in tal modo il binarismo di genere: siamo uomini o donne?
Di conseguenza vengono decisi l'orientamento sessuale e il nostro genere.
Per tutta la vita cresciamo secondo questi canoni, non scelti da noi, ma tali canoni ci garantiscono almeno la possibilità di far parte di questo sistema.
Per tutta la vita saremo chiamati/e con un nome e un pronome che non sentiremo nostri, saremo continuamente bombardati da influenze psicologiche e fisiche che ci indurranno a soffocare la nostra coscienza e la nostra anima.
L'eteronomia cercherà di domare qualsiasi istanza di liberazione.
Nella giornata di oggi, 20 novembre, si ricordano tutte le vittime della transfobia e della violenza da essa prodotta. Tale violenza riempie le città, i luoghi di lavoro, le scuole, le famiglie, ovvero tutti quei luoghi predeterminati da canoni e valori inventati per dominare meglio l'individuo.
Ma non basta un giorno all'anno per poter distruggere questi muri di parole e pregiudizi, bisogna scardinarli giorno per giorno, partendo soprattutto da noi stessi/e.
Non vogliamo che questa giornata diventi una fiaccolata piagnistea in memoria di amici e amiche, compagni e compagne rimaste segnate da questo sistema di "valori". Vogliamo che questa giornata diventi l'ennesima occasione per poter distruggere le istanze catto-cristiane, i micro meccanismi di potere, tutte le forme di discriminazione, siano esse di genere, per il colore della pelle, per la diversità della lingua o chissà cos'altro. Vogliamo distruggere tutto ciò che è dominio e potere.
Distruggiamo lo stato e i suoi tentacoli
Anarchiche e Anarchici

18 novembre 2014


MILANO: AZIONE IN SOLIDARIETA' CON I/LE PRIGIONIER* NO TAV E ANARCHICI/HE

da informa-azione.info

riceviamo da mail anonima e diffondiamo:


"NELLA NOTTE DI MERC 12 NOVEMBRE ABBIAMO ATTACCATO 5 BANCOMAT A MARTELLATE E VANDALIZZATO ALCUNE AUTO DI LUSSO (GOMME BUCATE E FINESTRINI ROTTI),UN MINIMO GESTO DI RIVOLTA INDIVIDUALE CONTRO UN SISTEMA CAPITALISTA CHE SFRUTTA E DEVASTA. DEDICHIAMO QUESTA AZIONE AI COMPAGNI E ALLA COMPAGNA ACCUSATI DELL'ATTACCO AL CANTIERE TAV NEL MAGGIO 2013,OLTRE CHE A TUTTI I PRIGIONIERI ANARCHICI. NON POSSIAMO RESTARE A GUARDARE MENTRE I NOSTRI COMPAGNI VENGONO SEPPELLITI SOTTO ANNI DI CARCERE,O LIMITARCI AD ATTI SIMBOLICI CHE NON CREANO ALCUN FASTIDIO. L'UNICA SOLIDARIETA' E' L'ATTACCO!"

AGGIORNAMENTI SULLO SGOMBERO DEL CORVACCIO E DEL ROSA NERA

Intorno alle 6.30 di questa mattina diverse decine tra poliziotti e carabinieri sono affluiti in via Ravenna, nel popolare quartiere Corvetto di Milano, per sgomberare “Corvaccio squat” e lo spazio occupato “Rosa Nera”. Il primo era stato “preso” due anni fa al civico 30, mentre il secondo era stato inaugurato da un gruppo di anarchici il 22 marzo scorso al civico 40. 
Gli sbirri sono entrati all'interno, alcuni occupanti sono riusciti a raggiungere il tetto e stanno resistendo, diversi solidali da Milano e non solo si sono radunati all'esterno nei pressi di via Ravenna 30.

Aggiornamenti: 3 compagni ( momo, inez, pasca) in arresto per resistenza. Gli altri a piede liberi. Ora presidio permanente in via dei 500. H 17 concentramento cittadino via dei 500 mm corvetto. Per rilanciare l autodifesa dei quartieri popolari. Per la solidarietà. Contro la prepotenza delle guardie e dei padroni. Per fermare immediatamente sfratti e sgomberi. Per la liberazione immediata di tutti. TUTT* PRESENTI


14 novembre 2014

COMUNICATO DI MARIO GONZALEZ SULLA SUA SCARCERAZIONE



Comunicato di Mario Gonzalez Garcia sulla sua scarcerazione

Ai popoli del mondo

Ai mezzi di informazione indipendenti

A tuttx i e le diseredatx e a quellx privatx della libertà

Ieri notte sono stato scarcerato grazie alla sempre rispettabile e molto apprezzata solidarietà che ha fatto tremare il dispotismo e fatto in modo che poco a poco si potesse raggiungere la libertà, anche se ci manca assaporarla nella sua pienezza totale; questo momento dipende solo dalla costruzione del benessere nel nostro presente e dalla lotta congiunta del popolo verso questa libertà a cui tanto ambiamo.

La dedizione, l’impegno, la solidarietà, il piacere di non respirare aria contaminata da miseria e oppressione bensì aria limpida di amore, rispetto, armonia, ordine e benessere rappresentano la forza che la farà finita con lo sfruttamento dell’umanità da parte dell’umanità e che ci libererà tuttx da ogni tipo di catena e gabbia che frena la nostra felicità.

Libertà per tuttx coloro che sono sequestratx dallo Stato!

Libertà per Carlos, Amelie, Fallon, Fernando e Abraham e a tuttx gli anarchici e anarchiche prigionierx del mondo!

Libertà per Alvaro Sebastian e ai/alle prigionierx NOTAV!

Libertà per tuttx quellx che viviamo incantenatx a questa miseria brutale, è da noi che dipende la abolizione dello sfruttamento e la trasformazione verso l’anarchismo in questo presente.

Anarchia, salute e rivoluzione sociale

Mario

12 novembre 2014

21 NOVEMBRE: BARBARA X - PARLIAMO DEL TRANSGENDER DAY OF REMEMBRANCE



21 NOVEMBRE 014
Dalle 18.30 Aperitivo Vegan & Incontro con:
BARBARA X:
Ci parlerà del suo progetto editoriale DIY Resistance e delle sue ultime pubblicazioni: modi, intenti e pensieri di un'antra che resiste totalmente autoprodotta e indipendente.


DAL 1999, IL 20 NOVEMBRE DI OGNI ANNO SI CELEBRA IL TRANSGENDER DAY OF REMEMBRANCE: la giornata in ricordo delle vittime della transfobia.

Vogliamo cogliere l'occasione della presenza della nostra amica Barbara X per ricordare con lei tutte le vittime di omofobia e transfobia, perchè le aberrazioni del sistema eteronomo ed eterosessista non si ripetano più. Una sola giornata all'anno non basta per lottare contro l'eteronomia, ma scegliere comunque una data significativa per, tutt* insieme, ricordare i/le nostr* amic* e compagn* che hanno subito violenza omotransfobica e raccoglierci in pensiero può essere un momento di condivisione e riflessione.

A seguire:
EARTH RESISTENCE dub sound
MIND & NATURE dub family

Laboratorio Anarchico LA*ZONA
via bonomelli 9, Bergamo
lab.lazona@gmail.com

TRENTO: FASCISTI - E' PIE' VIOLENTO PRENDERLE O DARLE?

riceviamo e diffondiamo:

È PIÙ VIOLENTO PRENDERLE O DARLE?

A proposito dei fascisti a Trento

A Trento, da quando a Madonna Bianca è stata inaugurata la sede di Casapound, gruppo politico dichiaratamente fascista, le aggressioni a sfondo politico, razziale, sessista sono sistematicamente aumentate.

Anche se questi bravi ragazzi "non c'entrano mai niente", da quando ci sono loro, per chi ha un aspetto a loro non gradito, o viene riconosciuto come vicino ad ambienti di sinistra, Trento è diventata meno vivibile. A parte un paio di iniziative di propaganda, l'attività principale del gruppo è calare in città per menare qualcuno.

L'ultima "calata" è costata ad alcuni ragazzi, sospettati di essere di ritorno da una serata al centro sociale Bruno, diverse ferite e cure mediche perché pestati sul ponte di San Lorenzo.

Queste spedizioni squadriste avvengono con la palese collaborazione delle forze dell'ordine. Prima di muoversi i fascisti ridono e scherzano con carabinieri e polizia. Aggrediscono in gruppo solo quando "qualcuno" li avvisa che gli antifascisti hanno finito il giro di attacchinaggio.

Il 28 ottobre scorso, a Trento, un gruppo di "fascisti del terzo millennio" stava festeggiando la laurea di un loro militante.

La notizia della presenza di fascisti in un bar di piazza Venezia fa il giro della città.

Un raduno di fascisti, è ormai risaputo, vuol dire una ronda in cerca di qualcuno da menare: antifascisti, stranieri, senza casa, prostitute, zingari. Tutti quelli che la parte forcaiola della città vorrebbe eliminati. D'altro canto, i fascisti fanno quello che la propaganda razzista suggerisce.

Qualcuno decide che ai fascisti bisogna cominciare a dare il benservito. Così un fascista, uno degli aggressori dei ragazzi pestati sul ponte San Lorenzo, rimedia un bel po' di botte. Superfluo dire che non ci dispiace.

I fascisti subito dopo entrano nel bar e minacciano con i coltelli bariste e titolari, rei, secondo loro, di aver avvisato gli antifascisti della loro presenza. Non c'è dubbio: si sentono protetti.

C'è chi dice che non si può reagire con la violenza alla violenza fascista, perché si entrerebbe in un vortice senza fine. Noi non siamo di questo avviso: crediamo che chinare il capo sia molto più pericoloso, perché non mette un freno alle aggressioni.

C'è chi dice che è necessario e giusto denunciare le aggressioni alla polizia e alla magistratura. A chi? A quelli che hanno ammazzato Cucchi e girano indisturbati?

Solo l'azione diretta ci potrà liberare da queste mosche cocchiere dello Stato e del capitale.


anarchiche e anarchici

RADIOCANE: KURDISTAN E LA QUESTIONE DI GENERE: UNA LOTTA DI LIBERAZIONE

La questione di genere costituisce senz’altro uno dei tratti salienti dell’attuale esperienza di lotta kurda.
La gestazione di questo contributo nasce dall’incontro tra le compagne di ReFe  Milano (Relazioni Femministe) e alcune compagne kurde e risale alla primavera scorsa, quando la situazione del popolo kurdo non aveva la visibilità mediatica che, in un modo o nell’altro, ha oggi. Le differenti condizioni geopolitiche non intaccano alcuni temi di fondo.
Un contributo polifonico sul rapporto tra questioni di genere e percorsi di liberazione individuale e collettiva. Alle compagne kurde, le cui risposte ci sono giunte scritte, prestiamo volentieri le nostre voci.

ascolta:

http://www.radiocane.info/kurdistan-questione-di-genere-una-lotta-di-liberazione/

6 ANNI DI AUTOGESTIONE - 3 GIORNI PER FESTEGGIARE! @Lab.Anarchico LA*ZONA (Bergamo)


6 ANNI DI AUTOGESTIONE
Laboratorio Anarchico LA*ZONA
via bonomelli 9 - lab.lazona@gmail.com


VENERDI' 14
dalle 18.30 Aperitivo Vegan
& presentazione de "IL COMPRESSORE"
"opuscolo in cui si chiarisce se sia più veloce il Tav o la devastazione dei territori che esso collega, se la storia sia una cassetta degli attrezzi o solo un incubo da cui destarsi, se a terrorizzare sia lo stato o chi gli si oppone, se sia più giudizioso battersi per vivere o dimenarsi per sopravvivere, se sia lecito insultare politici, magistrati e giornalisti e se questo serva, se sia morale distruggere le macchine che ci distruggono, e se questo basta"
Nel mese di novembre è prevista la richiesta di condanna e in dicembre la sentenza del processo a carico di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò. A gennaio verrà emessa la sentenza del maxiprocesso ai 53 No tav. Ricordiamo quindi l'appello per una settimana di mobilitazione naionale e di lotta, da venerdì 14 a sabato 22 novembre, ognuno nel proprio territorio.
A SEGUIRE: Cena Vegan & DJset

SABATO 15
Dalle 17.00
Dibattito su repressione, carcere e solidarietà.
Interverrà ALFREDO MARIA BONANNO e a seguire in via eccezionale

Proiezione di un videodocumento girato da Bonanno con l'aiuto di altri prigionieri nel carcere speciale di Rebibbia (reparto grandi infezioni) nel 1997. Erano anni dove scioperi, scontri, scioperi della fame e rivolte dilagavano nelle carceri internazionali. Questo video è un rarissimo documento riguardante la pesantissima situazione vissuta dai malati di AIDS in quegli anni.
Con Cena Vegan.

DOMENICA 16
Dalle 16.30 - concerto ArdeCore con
LUDD - hc da Rovereto
AFTER DEMISE - trashcore Lecco
LURIDA - post hc Bergamo
STATO DI EBREZZA - punk rock express da Milano
a seguire Cena Vegan & Djset

4 novembre 2014

PROGRAMMA MODIFICATO: TATTOO CONVENTION 014 @LAB. ANARCHICO LA*ZONA

A SEGUITO DI UN'ATTENTA RIFLESSIONE, SOLLECITATA DA PIU' PARTI, MA CHE HA TROVATO RISCONTRO POSITIVO ALL'INTERNO DELLA NOSTRA ASSEMBLEA, SI E' DECISO DI APPORTARE ALCUNI CAMBIAMENTI ALL'ORGANIZZAZIONE DEL CALENDARIO DEGLI EVENTI PREVISTI PER I PROSSIMI DUE FINE SETTIMANA CHE VEDRANNO ALTERNARSI LA TATTOO CONVENTION E IL SESTO COMPLEANNO DEL LABORATORIO ANARCHICO "LA ZONA".
IN PARTICOLARE SARA' POSTICIPATA AL 15 NOVEMBRE L'INIZIATIVA SU "CARCERE E REPRESSIONE" CHE VEDRA' LA PRESENZA DI ALFREDO MARIA BONANNO E LA PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTARIO GIRATO DA BONANNO NEL 1997.
FONDAMENTALMENTE DUE LE MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO A TALE SCELTA:
- IL NON VOLER DISPERDERE IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO DI TALE EVENTO ALL'INTERNO DI UNA INIZIATIVA ESSENZIALMENTE LUDICA E CONVIVIALE COME LA TATTOO CONVENTION
- IL VOLER OPPORTUNAMENTE DIVERSIFICARE LA SCELTA POLITICA E STRATEGICA DI UN COMPAGNO CHE SI SAREBBE INVECE ACCAVALLATA IN UN UNICO EVENTO AD UNA SCELTA DI VITA CHE RITENIAMO DISCUTIBILE IN QUANTO RAPPRESENTATA DA UN PRETE FACENDOCI PECCARE DI SUPERFICIALITA'. (SI FA RIFERIMENTO IN TAL CASO ALLA PALESE CONTRADDIZIONE CHE SAREBBE EMERSA NEL PRESENTARE SULLO STESSO FLYER SENSIBILITA' DIVERSE COME QUELLE DI ALFREDO E DI DON MAX BURGIN)
PERTANTO, SI EVIDENZIANO IN QUESTO COMUNICATO LE MODIFICHE APPORTATE AL FLYER USCITO IN PRECEDENZA.

LABORATORIO ANARCHICO "LA ZONA".



TATTOO CONVENTION 014
8 e 9 novembre
Benefit Prigionier*

SABATO 8:
10.00 si inizia!
13.00 Pranzo by Trattoria Vegana
Dopo pranzo si continua a tatuare..
20.00 Cena made by Trattoria Vegan
A seguire DjSet..!

DOMENICA 9:
10.00 si inizia!
13.00 Pranzo made by Trattoria vegana!
Dopo pranzo si continua a tatuare..
20.00 Cena made by Trattoria Vegana
Dopo Cena: Videoproiezione de "The Experiment"
Cercasi cavie umane - das experiment
Un film del 2001 diretto da Oliver Hirschbiergel, tratto dal romando black box di Mario Giordano, basato a sua volta  sugli eventi pertinenti l'esperimento carcerario di Standford, condotto nel 1971 dallo psicologo statunitense Philip Zimbardo.Il tassista Trek Fahd legge su un giornale la pubblicità di un esperimento organizzato da una squadra di psicologi. L'esperimento prevedeva l'assegnazione ai volognati che accettarono di parteciparvi, dei ruoli di guardie e prigionieri all'interno di un carcere simulato. Durata 2 settimane. Compenso 4.000 franchi. i volontari che dovranno impersonare otto guardie avranno il compito di assicurare il rispetto delle regole e mantenere l'ordine. l'esperimento verrà tenuto sotto videosorveglianza 24 ore su 24. queste ebbe dei risultati drammatici: la pirigione finta, nell'esperienza psicologica vissuta dai soggetti di entrambi i gruppi, era diventata una prigione vera. "assumere una funzione di controllo sugli altri nell'ambito di una istituzione come quella del carcere, assumere cioè un ruolo istituzionale, induce ad assumere le norme e le regole dell'istituzione come unico valore".
Parliamone Assieme!!


@Laboratorio Anarchico LA*ZONA
via bonomelli 9, Bergamo
lab.lazona@gmail.com

PER PRENOTARSI PER I TATUAGGI SCRIVERE ALLA MAIL IL PRIMA POSSIBILE!

A BREVE MANDEREMO LA LISTA DEI TATUATORI E DELLE TATUATRICI PER SEMPLIFICARE LA SCELTA E LA PRENOTAZIONE DI CHI SI VORRA' TATUARE!