riceviamo e diffondiamo:
LA NECESSITA' NON VA IN VACANZA
Le necessità disumane degli interessi economici non vanno in vacanza (chi dorme al sole non piglia pesci): mentre c'è chi specula sulla devastazione ambientale a fini turistici (enormi complessi residenziali sulle spiagge, infrastrutture vuote per metà anno- hotel, discoteche, locali-, impianti sciistici- chi ama la montagna seriamente sa quanti ecomostri si stagliano sulla bellezza delle Orobie...), c'è chi rimane in città a scervellarsi su come spremere l'ultimo centesimo di ciò che rimane del defunto (nato aborto) stato sociale al fine di far cassa e arricchire i soliti noti alla faccia di chi, di quei pochi centesimi, ne ha veramente bisogno.
In questo periodo, infatti, Aler insieme al comune di Bergamo sta varando la lista degli appartamenti comunali da ristrutturare, per venderli agli inquilini che già ci abitano (sempre che siano 'buoni pagatori', cioè che siano in regola con i pagamenti degli affitti) oppure a terzi, in un imponente progetto di alienazione di quello che dovrebbe essere (per chi crede che uno stato possa essere di tutt*) il patrimonio pubblico.
A inizio anno, per chi non lo sapesse, il comune di Bergamo ha dato in gestione ad Aler le case comunali, cosicchè l'azienda lombarda si intasca la maggior parte degli affitti degli inquilini delle case. Il prezzo? Ristrutturare gli appartamenti che per anni il comune di Bergamo si è dimenticato di assegnare alle famiglie in lista per l'edilizia pubblica, avviando così un magna magna in cui Aler, oltre agli affitti, si intasca pure le spese della ristrutturazione. Chi vivrà vedrà, come si dice, se la gestione di questa opera pubblica sarà limpida e cristallina, se non ci saranno speculazioni e infiltrazioni malavitose di ogni genere. Una cosa è da dire, però, questa strategia di comunanza Aler-comune è essa stessa una speculazione, un enorme malaffare alle spalle di tutt* noi.
Ma, mentre questi loschi individui, dicevamo, spendono così le ore di calura di questo torbido luglio,c'è chi la calura la sente eccome, e senza condizionatore. La necessità non va in vacanza. Mai. Il bisogno di una casa, di un tetto per sé e per i propri cari le ferie non le prende, sia che si trovi in un'officina dello sfruttamento, sia che si trovi in un call center, sia che abbia dimora sotto un ponte.
Soprattutto, ripetiamo, in queste ore di calura torbida.
Mentre c'è chi si gode il sole estivo riempiendosi di creme per evitare gli effetti devastanti del buco dell'ozono, spendendo i pochi guadagni in un'attimo di alienazione dall'alienante quotidianità del lavoro, c'è chi occupa le case sfitte e vuote. Quelle che non aspettano altro che arrivi qualcuno a riscattarle dal degrado di non avere degli/lle abitanti.
La necessità, quindi, non va in vacanza.
Occupazione/autogestione diffuse ovunque, nel tempo e nello spazio!
I pirati itineranti di viale Venezia (alias i Pirati in Gondola)
Le necessità disumane degli interessi economici non vanno in vacanza (chi dorme al sole non piglia pesci): mentre c'è chi specula sulla devastazione ambientale a fini turistici (enormi complessi residenziali sulle spiagge, infrastrutture vuote per metà anno- hotel, discoteche, locali-, impianti sciistici- chi ama la montagna seriamente sa quanti ecomostri si stagliano sulla bellezza delle Orobie...), c'è chi rimane in città a scervellarsi su come spremere l'ultimo centesimo di ciò che rimane del defunto (nato aborto) stato sociale al fine di far cassa e arricchire i soliti noti alla faccia di chi, di quei pochi centesimi, ne ha veramente bisogno.
In questo periodo, infatti, Aler insieme al comune di Bergamo sta varando la lista degli appartamenti comunali da ristrutturare, per venderli agli inquilini che già ci abitano (sempre che siano 'buoni pagatori', cioè che siano in regola con i pagamenti degli affitti) oppure a terzi, in un imponente progetto di alienazione di quello che dovrebbe essere (per chi crede che uno stato possa essere di tutt*) il patrimonio pubblico.
A inizio anno, per chi non lo sapesse, il comune di Bergamo ha dato in gestione ad Aler le case comunali, cosicchè l'azienda lombarda si intasca la maggior parte degli affitti degli inquilini delle case. Il prezzo? Ristrutturare gli appartamenti che per anni il comune di Bergamo si è dimenticato di assegnare alle famiglie in lista per l'edilizia pubblica, avviando così un magna magna in cui Aler, oltre agli affitti, si intasca pure le spese della ristrutturazione. Chi vivrà vedrà, come si dice, se la gestione di questa opera pubblica sarà limpida e cristallina, se non ci saranno speculazioni e infiltrazioni malavitose di ogni genere. Una cosa è da dire, però, questa strategia di comunanza Aler-comune è essa stessa una speculazione, un enorme malaffare alle spalle di tutt* noi.
Ma, mentre questi loschi individui, dicevamo, spendono così le ore di calura di questo torbido luglio,c'è chi la calura la sente eccome, e senza condizionatore. La necessità non va in vacanza. Mai. Il bisogno di una casa, di un tetto per sé e per i propri cari le ferie non le prende, sia che si trovi in un'officina dello sfruttamento, sia che si trovi in un call center, sia che abbia dimora sotto un ponte.
Soprattutto, ripetiamo, in queste ore di calura torbida.
Mentre c'è chi si gode il sole estivo riempiendosi di creme per evitare gli effetti devastanti del buco dell'ozono, spendendo i pochi guadagni in un'attimo di alienazione dall'alienante quotidianità del lavoro, c'è chi occupa le case sfitte e vuote. Quelle che non aspettano altro che arrivi qualcuno a riscattarle dal degrado di non avere degli/lle abitanti.
La necessità, quindi, non va in vacanza.
Occupazione/autogestione diffuse ovunque, nel tempo e nello spazio!
I pirati itineranti di viale Venezia (alias i Pirati in Gondola)
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