21 marzo 2015

FRANCOFORTE: RABBIA CONTRO LE CELEBRAZIONI DELLA BCE




18 marzo 2015 | Francoforte - Decine di migliaia di manifestanti hanno risposto alla chiamata della piattaforma anticapitalista Blockupy in occasione dell'inaugurazione del nuovo quartier generale della Banca Centrale Europea: un complesso di due torri collegate fra loro (costo: 1,3 miliardi di euro), battezzato tra schiere di plotoni anti-sommossa e centinaia di metri di filo spinato a circondarlo. Per alcuni un'espressione di conflittualità contro la macelleria sociale delle politiche di austerity, per altri contro la sottrazione di democrazia e autonomia politica esercitata nei confronti dei peasi assoggettati ai diktat della Troika, per altri ancora un'occasione per esprimere la propria rabbia contro le icone del capitalismo e le milizie schierate a loro tutela. Dagli ombrelli delle proteste di Hong Kong a clown sbeffeggiatori e blocchi neri.



Disordini e azioni contro l'inaugurazione sono iniziati già nella mattinata, tra cui un gruppo di contestatori che riuscendo a varcare i dispositivi di sicurezza ha issato al grattacielo uno striscione con la scritta "Il Capitalismo Uccide".



Il dispositivo di sicurezza dispiegato cerca di raggiungere un rapporto "uno a uno" con i manifestanti: 10.000 partecipanti previsti = diecimila sbirri schierati; ingenti controlli agli ingressi della città e blocco aereo sui cieli di Francoforte.
Come tecnologie antisommossa, oltre ai manganelli, le forze dell'ordine hanno impiegato lacrimogeni, spray urticanti e idranti, mentre per effettuare i fermi viene segnalata la strategia del "kettling": circondare i manifestanti trattenendoli per periodi prolungati, privandoli della libertà di movimento e comunicazione, effettuando le prime operazioni di riconoscimento e schedatura direttamente in strada.



Un primo bilancio è di circa 350 manifestanti in stato di fermo (altre fonti riferiscono di 21 arresti), un'ottantina di sbirri feriti, decine di auto della polizia danneggiate e alcune date alle fiamme; in un resoconto della polizia viene affermato che circa ottanta degli agenti refertati sarebbero rimasti intossicati dai propri lacrimogeni, mentre 8 dagli oggetti lanciati dai manifestanti.



Alcuni portavoce del coordinamento Blockupy iniziano a prendere distanza dalle azioni violente, sostenendo che non sono state concordate nei momenti assembleari.



Invitiamo chi volesse partecipare con traduzioni e contributi a inviarli a informa-a@azione.info

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