10 settembre 2013

FORLI: SOSPESI TUTTI E 4 I FOGLI DI VIA PER I/LE COMPAGN*


FORLI: SOSPESI TUTTI E 4 I FOGLI DI VIA PER I COMPAGNI! 
riceviamo e diffondiamo:
 A giugno di quest'anno 51 persone ricevevano altrettanti avvisi di fine 
indagine con la contestazione di diversi reati per l'occupazione a Forlì 
del MaceriA occupato e del GiardinOccupato nonché per diverse 
manifestazioni contro lo sgombero del MaceriA ed altre antifasciste.
Per 4 di questi compagni il Questore, Salvatore Sanna, emise i ben noti 
fogli di via dal comune di Forlì.
A due mesi di distanza, ad agosto, i 4 fogli di via, con buona pace del 
Questore, sono stati tutti sospesi: 3 dal Prefetto di Forlì ed 1 dal TAR 
dell'Emilia-Romagna.
Per i 3 sospesi dal Prefetto la motivazione è che il periodo di tre anni 
di allontanamento sarebbe troppo lungo e “pesante” rispetto alle accuse 
contestate (la partecipazione a manifestazioni autorizzate e non), con 
ciò non rispettando il criterio di proporzionalità.
É più facile credere, guardando oltre le motivazioni ufficiali, che la 
mobilitazione pubblica contro i fogli di via abbia sortito qualche 
effetto. Fin da subito, infatti, le iniziative organizzate dai compagni 
dei colpiti contro questi provvedimenti fascisti (e che palesano la 
natura autoritaria anche della signora democrazia) si sono susseguite in 
città, ottenendo il risultato di spezzare la logica dell'isolamento a 
cui mirava (e sempre mira) la repressione questurina e statale.
Quel che è certo è che l'episodio rappresenta certamente un raro 
precedente.
Per quanto riguarda invece il quarto foglio di via, quello sospeso dal 
TAR, la motivazione del Tribunale Amministrativo dell'Emilia Romagna è 
quello di “carenza motivazionale”. In pratica, il TAR mette in dubbio 
l'accertamento da parte della Questura della pericolosità sociale.
Quest'ultimo foglio di via, lo ricordiamo, è quello che interessava un 
compagno che al momento della notifica dello stesso era già residente a 
Forlì, da qui quindi l'assurdità di voler allontanare una persona dalla 
città in cui abita solamente perché anarchico e attivo nelle lotte.
A fine gennaio il TAR prenderà la decisione definitiva. Intanto 
l'avvocatura dello Stato, che difende l'operato della Questura di Forlì, 
con sue memorie presentate al TAR sta tentando di sollecitare i giudici 
a eliminare una supposta “indulgenza” ed “impunità” di cui - viene 
scritto - il compagno e i gruppi “radicali” godrebbero, anche per colpa, 
si dice testualmente nella memoria stessa (delirante quanto esilarante 
da capo a coda!), della “non particolare solerzia con cui una parte 
della magistratura persegue determinati reati”. Se volevamo un'altra 
prova della natura politica di questi provvedimenti, eccola qua!

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