riceviamo e diffondiamo:
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la notizia che al compagno Abraham Cortés è stata data una nuova sentenza per il giudizio che affronta dal 2 ottobre 2013. Ricordiamo che Abraham è l’unica persona che continua ad essere prigioniero per i fatti di quella giornata.
Abraham affrontava un’accusa di omicidio, con la supposizione di aver lanciato delle molotov verso gli schieramenti dei poliziotti antisommossa. Oltra ad un’altra accusa per attacco alla pace pubblica in gruppo.
Per queste accuse il compagno era stato sentenziato a 13 anni e 4 mesi di carcere; ma nei giorni scorsi arriva una nuova sentenza, in seguito al ricorso portato avanti.
La nuova sentenza del compagno è di 5 anni e 9 mesi per il reato di attacco alla pace pubblica in gruppo, venendo meno l’accusa di tentato omicidio.
Non c’è dubbio che si tratta di una buona notizia, però questo non significa che riconosciamo (nella sentenza) un’azione di giustizia del sistema giuridico-carcerario messicano. Sappiamo perfettamente che questo sistema non ci darà mai giustizia e se adesso mollano un poco la presa non dimentichiamo che il compagno continua ad essere prigioniero e intanto che lui ed altre migliaia di persone che attualmente popolano le prigioni continuano ad essere dietro queste mura, continueremo a combattere…
¡Per la libertà di tuttx!
¡Giù le mura delle prigioni!
Cruz Negra Anarquista México
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la notizia che al compagno Abraham Cortés è stata data una nuova sentenza per il giudizio che affronta dal 2 ottobre 2013. Ricordiamo che Abraham è l’unica persona che continua ad essere prigioniero per i fatti di quella giornata.
Abraham affrontava un’accusa di omicidio, con la supposizione di aver lanciato delle molotov verso gli schieramenti dei poliziotti antisommossa. Oltra ad un’altra accusa per attacco alla pace pubblica in gruppo.
Per queste accuse il compagno era stato sentenziato a 13 anni e 4 mesi di carcere; ma nei giorni scorsi arriva una nuova sentenza, in seguito al ricorso portato avanti.
La nuova sentenza del compagno è di 5 anni e 9 mesi per il reato di attacco alla pace pubblica in gruppo, venendo meno l’accusa di tentato omicidio.
Non c’è dubbio che si tratta di una buona notizia, però questo non significa che riconosciamo (nella sentenza) un’azione di giustizia del sistema giuridico-carcerario messicano. Sappiamo perfettamente che questo sistema non ci darà mai giustizia e se adesso mollano un poco la presa non dimentichiamo che il compagno continua ad essere prigioniero e intanto che lui ed altre migliaia di persone che attualmente popolano le prigioni continuano ad essere dietro queste mura, continueremo a combattere…
¡Per la libertà di tuttx!
¡Giù le mura delle prigioni!
Cruz Negra Anarquista México
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