L’udienza del “processo 15 ottobre” del 29/10 ha visto l’inizio delle difese degli imputati.
In particolare hanno parlato due avvocati, difensori di 4 imputati.
Le difese si sono ampiamente concentrate su tre tesi fondamentali:
la giornata del 15 ottobre si è sostanzialmente divisa in due momenti, prima e dopo l’arrivo a S. Giovanni; l’insussistenza dell’imputazione di devastazione e saccheggio e la peculiare gestione (incapacità reale o volontà politica) dell’intera manifestazione da parte delle forze di polizia, fino alla decisione di caricare duramente la piazza, assolutamente priva di vie di uscita.
In particolare, sempre per le difese, è quest’ultimo dato che ha determinato la situazione di conflittualità verificatasi a piazza S. Giovanni, dove i manifestanti radunatisi a conclusione della manifestazione, intendevano concludere la giornata con i comizi previsti e autorizzati.
Al già noto calendario delle udienze, tutte dedicate alle difese, se n’è aggiunta una del 21/12. Verosimilmente, quindi, la sentenza è prevista per gennaio 2016.
I pochissimi solidali presenti hanno assistito ad un giudice a latere colto da improvvisi attacchi di sonno, manco fosse appena arrivato in aula dopo un turno in miniera!
Come spesso accade la situazione avrebbe potuto scatenare una certa ilarità che, invece, ha lasciato il posto alla rabbia. L’arroganza di chi giudica non viene mai smentita.
Che i nostri sogni siano i vostri incubi!
Rete Evasioni
In particolare hanno parlato due avvocati, difensori di 4 imputati.
Le difese si sono ampiamente concentrate su tre tesi fondamentali:
la giornata del 15 ottobre si è sostanzialmente divisa in due momenti, prima e dopo l’arrivo a S. Giovanni; l’insussistenza dell’imputazione di devastazione e saccheggio e la peculiare gestione (incapacità reale o volontà politica) dell’intera manifestazione da parte delle forze di polizia, fino alla decisione di caricare duramente la piazza, assolutamente priva di vie di uscita.
In particolare, sempre per le difese, è quest’ultimo dato che ha determinato la situazione di conflittualità verificatasi a piazza S. Giovanni, dove i manifestanti radunatisi a conclusione della manifestazione, intendevano concludere la giornata con i comizi previsti e autorizzati.
Al già noto calendario delle udienze, tutte dedicate alle difese, se n’è aggiunta una del 21/12. Verosimilmente, quindi, la sentenza è prevista per gennaio 2016.
I pochissimi solidali presenti hanno assistito ad un giudice a latere colto da improvvisi attacchi di sonno, manco fosse appena arrivato in aula dopo un turno in miniera!
Come spesso accade la situazione avrebbe potuto scatenare una certa ilarità che, invece, ha lasciato il posto alla rabbia. L’arroganza di chi giudica non viene mai smentita.
Che i nostri sogni siano i vostri incubi!
Rete Evasioni
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