riceviamo e diffondiamo:
"Nella notte tra il 7 e l'8 novembre abbiamo sabotato le linee ferroviarie AV Bologna-Milano, Bologna-Piacenza e Bologna-Verona incendiando i fasci di fibre ottiche che corrono nelle canaline parallele ai binari,causando notevoli ritardi al traffico ferroviario del nodo bolognese.
L'8 novembre a Bologna si sarebbe tenuta la manifestazione nazionale della Lega Nord e ci sembrava giusto fare qualcosa quantomeno per ostacolarla.
Con il sabotaggio delle linee abbiamo cercato di impedire o perlomeno rallentare l'arrivo dei leghisti che avrebbero usato i treni e di complicare
il lavoro degli sbirri che hanno blindato la città per difenderli.
Non volevamo che tutto andasse secondo i piani di chi ha militarizzato le strade.
Abbiamo scelto di compiere quest'azione in occasione del comizio della Lega Nord, sottolineiamo però che Salvini e i razzisti che lo seguono sono solo una delle tante facce del medesimo sistema, un sistema marcio e ingiusto fin dalle radici e che per questo non può che dover essere distrutto. Uno dei modi per cominciare può essere quello di incepparlo,bloccarlo e non per forza si deve stare alle scadenze imposte ma si può agire anche decidendo i propri tempi.
Le possibilità esistono e sono varie nonostante il continuo progresso tecnologico delle tecniche di controllo e repressione.
Proprio per il fatto che questo sistema diviene sempre più complesso e pervasivo fa sì che debba necessariamente basarsi su una serie
di infrastrutture che per loro natura non possono essere costantemente controllate ed hanno nodi piuttosto delicati.
Individuarli e colpirli non è impossibile, bastano un po' di ragionamento e a volte anche solo semplici straccetti imbevuti di volgare benzina."
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