L’autunno scorso riapriva il Cie di Restinco, Brindisi, restato a lungo
chiuso grazie alla sete di libertà dei reclusi che, di ribellione in
rivolta, lo avevano reso inagibile. Sin dalla sua riapertura, “alcuni
nemici di ogni frontiera” hanno cominciato a muoversi per rompere
l’isolamento cui vorrebbero costringere gli internati. Le misure
repressive scattate successivamente ai danni di alcuni compagni (fogli
di via, arresti domiciliari, obblighi di dimora) non fanno altro che
ribadire la volontà di tenere nascosta e in silenzio la realtà dei lager
della democrazia. Della funzione del Cie di Brindisi nell’odierno
sistema di gestione degli immigrati, e delle azioni di lotta portate
avanti negli ultimi mesi, ci siamo fatti raccontare da due compagni
leccesi, anche in vista della tre giorni contro le frontiere prevista a
Lecce e Brindisi tra il 18 e il 20 febbraio 2015.
ascolta:
http://www.radiocane.info/cie_restinco/
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