riceviamo e diffondiamo:
Strani soldati, quelli riesumati dalla penna di Giulio Questi, che come «uccelli portati dal vento di montagna» vagano
per imprecise latitudini e oniriche curvature del tempo «alla ricerca
di combattimenti e di cose da mangiare». Partigiani le cui storie non
indugiano nella dolcificante agiografia dei giusti, ma hanno piuttosto
il sapore schietto e amaro di una polenta bruciata; ad ascoltarle la
Grande Storia si fa minuscola e feroce e i suoi attori vili e coraggiosi
al tempo stesso, impegnati in una guerra di montagna noiosa e
avventurosa, misera e felice, tenera e spietata, «una specie di grande
educazione verso la vita, la morte e la natura».
È
da questo straordinario repertorio di resistenza alla fame e al freddo,
prima ancora che al piombo delle brigate nere, che abbiamo attinto per
la realizzazione di questo radiodramma.Atto primo: La Valle del Bergamino Impiccato
In cui si narra di una valle innominabile schiacciata sotto il barbacane di un diga e di un villaggio abitato da strani soldati senza divise e senza bandiere che giocano a carte, prendono il sole e aspettano qualcosa di grande. Poi arriva la pioggia e delle speranze rimangono solo gli spettri. Qualcuno bussa alla porta: sono tre fantasmi incrostati di sale.
Musiche originali composte e eseguite dal Kalashnikov Collective.
ascolta:
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