4 luglio 2016

LIBERAT* I/LE COMPAGN* RINCHIUS* NEL CRA DI NIZZA

riceviamo e diffondiamo:
Nel pomeriggio di martedì 28 giugno, dopo due udienze (una di fronte al tribunale della Libertà e un'altra al Tribunale amministrativo) sono stati liberati Vincenzo, Andre, Arturo e Rafael senza espulsione dal territorio dello Stato francese e senza ulteriori condanne o misure.
Un abbraccio ai compas fuori e un saluto ribelle alle lotte che verranno contro frontiere, galere e nocività!

Report giornata di lunedì:

Parecchie persone anche oggi al CRA di Nizza. 'E arrivata la
Fanfara dalla Val Roya e con musica, fischietti si è fatto un volantinaggio attorno al CRA per spiegare la natura del centro di detenzione e cosa sta succedendo.
Oggi i compagni reclusi sono riusciti ad appendere uno striscione che recitava " beaux comme un prison qui brule", la polizia l'ha tolto dopo qualche ora. 'E forte la determinazione e la forza di chi sta dentro grazie al sostegno da fuori.
Nei giorni scorsi gli avvocati hanno presentato ricorso al decreto di espulsione. Domani, martedì 28 giugno, avranno udienza con il giudice che dovrà esprimersi in merito alle 9.30. Ma questa mattina molto presto la polizia frontaliera che gestisce il cra, ha tentato una sorta di "trappolone" dando loro la " possibilità" di uscire oggi stesso. Naturalmente si sono rifiutati. Sarebbero usciti sì, ma con la misura -certa- di espulsione di un anno dalla Francia. Quindi accompagnati e consegnati in manette alla frontiera, direttamente nelle mani degli polizia italiana, scartando di fatto l'udienza di domani mattina. La loro presenza e quella dei tanti compagni ai presidi quotidiani, la risposta accesa degli altri loro compagni di reclusione, così come non ultima la possibilità che la lotta in corso continui e si estenda, causa non pochi grattacapi all'amministrazione, evidentemente... La mossa di stamattina non era altro che un tentativo, rapido, per averli e tenerli fuori dalle scatole.
Oltre al giudice delle libertà che vedranno domani mattina, alle 14.30 ci sarà l'udienza della corte amminstrativa che deciderà in merito all'interdizione di un anno.
Continuiamo la solidarietà, continuiamo a lottare contro il regime di frontiera che rastrella, confina e deporta e contro la devastazione della Val Roya.
Libertà per tutte/i!

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