18 febbraio 2014

BARCELLONA: ATTACCATE RADIO E SEDE RIVISTA CRISTIANA



Di seguito si decide di riportare il testo di rivendicazione dell’azione diretta contro alcuni simboli della chiesa. Sebbene si pensa che il femminismo sia un male quanto lo possa essere il maschilismo, quindi entrambe formano quello che viene detto “sessismo”,  ho ritenuto importante pubblicare la notizia perchè specialmente nella nazione che ospita lo Stato Vaticano sembra essere sparita del tutto la critica al clericalismo:

In queste settimane azioni autonome contro l’abolizione della legge sull’aborto (1-7 febbraio 2014), abbiamo preso le strade per sfogare la nostra espressione di rabbia. Nelle prime ore di Giovedi 6 febbraio abbiamo attaccato gli uffici di Radio Estel, emittente di dell’Arcidiocesi di Barcellona, e la sede della rivista “Catalunya Cristiana”, che si trova all’angolo di Puggarí y Comtes de Bell.lloc nel quartiere Santo di Barcellona. Abbiamo deciso di agire contro questa radio perché è un mezzo di comunicazione al servizio della Conferenza Episcopale Spagnola, e, come tale, tenta di indottrinare e manipolare da “catechismi” velati le informazioni, difendendo il patriarcato, misogino e modello sociale normativo contro cui combattiamo. Per queste ragioni, in difesa della lotta femminista e come auto-difesa delle nostre vite, delle idee e degli organismi propri, abbiamo rotto le finestre di vetro e dipinto lo slogan: “Il mio corpo, la mia decisione”.
Siamo disgustate dalla loro morale cattolica marcio tanto quanto noi detestiamo lo Stato ed i suoi trucchi politici e legali. Questa nuova legge sull’aborto rende evidente, ancora una volta, che c’è un legame tra le due istituzioni, la Chiesa e lo Stato, al fine di mantenere la loro autorità, il loro potere patriarcale. Vogliono toglierci la nostra autonomia, la nostra capacità di decidere, a pensare per noi stessi e agire su quello che ci serve o sentire. Con questa legge anti-aborto, decidere di non essere una madre sarebbe diventato un lusso che solo i ricchi possono permettersi, o un rischio per la salute e la vita di coloro che non possono permettersi una clinica segreta.
Noi non siamo disposte a permettere loro di trasformarci in loro oggetti. Non lasceremo mai loro decidere per noi, e continueremo a difenderci da coloro che vogliono limitarci ed essere solo riproduttori del loro sistema.
Né Dio, né Stato o marito. Morte al patriarcato.

Tradotto da RadioAzione

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