27 giugno 2013

REPRESSIONE E PARADOSSI NELLA TERRA DEL PASSATORE


riceviamo e diffondiamo:

REPRESSIONE E PARADOSSI NELLA TERRA DEL PASSATORE

Nelle ultime settimane una serie di misure repressive colpisce un grande numero di persone in diverse città della Romagna.

Il bilancio della vasta operazione, messa in atto dalla questura di Forlì, comprende 4 fogli di via dalla città, 3 avvisi orali, 47 avvisi di garanzia (più altri 4 a carico di minorenni) ed alcune visite a casa da parte dei Carabinieri; le accuse sono le più svariate, a partire dai fatti relativi all'occupazione del Maceria nel novembre dello scorso anno e del GiardinOccupato a febbraio del 2013, fino ad arrivare alle manifestazioni ed ai presidi antifascisti ed in solidarietà allo sgombero del Maceria che hanno avuto luogo a Forlì durante l'inverno passato. Il tutto condito da singoli episodi specifici avvenuti nel corso delle sopracitate mobilitazioni.

Lo spazio libertario “Sole e Baleno” di Cesena desidera espimere tutta la propria solidarietà ai gruppi e alle singole individualità colpite in qualche modo da questi provvedimenti, mostrando a viso aperto la propria affinità politica e morale alle pratiche ad essi contestate dalla giustizia istituzionale.
La riappropriazione di appartamenti comunali lasciati alle macerie dall’amministrazione e l’utilizzo dell’azione diretta per aprire un dibattito allargato sulla questione della casa e degli sfratti; la risistemazione di edifici pubblici in disuso da anni per far fronte alla penuria di spazi aggregativi spontanei in cui affermare la prassi dell’autogestione e della condivisione; la creazione di attività culturali e ludiche che non siano merce alla portata di pochi… tutte priorità politiche ed umane che avranno sempre il nostro appoggio e la nostra complicità incondizionata. Anche per noi l’antifacismo (altra attitudine “incriminata” negli atti notificati) non è affare da relegare ai libri di storia o al folclore popolare, ma rappresenta al contrario una consuetudine quotidiana, un’urgenza di assoluta attualità a contrastare il razzismo dilagante e la deriva autoritaria di larga parte dell’odierno tessuto sociale.

Nel manifestare la nostra vicinanza alle persone colpite emerge inevitabilmente la volontà di esprimere alcune considerazioni in merito.

Innanzitutto non possiamo fare a meno di notare la grande quantità di nomi inseriti nella lista degli indagati e la trasversalità delle accuse mosse a queste persone. E’ palese la volontà di infliggere il maggior danno possibile attribuendo la quasi totalità dei reati a tutti i soggetti in questione, indipendentemente dalla presenza o meno dei singoli nello specifico contesto.

Altro aspetto sicuramente significativo è costituito dall’utilizzo dell’avviso orale, pratica non nuova in Romagna, ma non di meno emblematica dell’ostinato tentativo da parte delle autorità locali di mutare la condotta di coloro che quotidianamente portano avanti le proprie idee con coerenza e determinazione. Infine, provvedimento molto grave ai danni della libertà individuale, e che dovrebbe offendere la sensibilità di ognuno, l’emanazione di fogli di via, ovvero l’allontanamento da un determinato comune per una durata di 3 anni.

Ora, non è nostra intenzione disquisire sulla rigidità delle istituzioni democratiche, sulla sproporzione delle misure adottate relativamente ai capi d’accusa in ballo (fondamentalmente parliamo soprattutto di occupazioni di immobili e manifestazioni non preavvisate), né tantomeno abbandonarci a facili vittimismi e alla rassegnazione ad un mondo grigio fatto di consumismo e competizione sociale. Sappiamo bene che le istituzioni stesse, vedendo minata la propria credibilità da azioni o atteggiamenti collettivi volti a smascherarne le iniquità e le contraddizioni sempre più evidenti, sono pronte a difendersi con ogni mezzo alla propria portata. Sappiamo anche che a spaventare non sono i gesti dei singoli, quanto la capacità da parte di chi lotta di aggregare persone, di tessere fitte relazioni di solidarietà, di fungere da cassa di risonanza per un disagio comune in grado di mettere in discussione le scelte verticistiche di assessori e sindaci.

Quello che invece vorremmo evidenziare, è la totale arbitrarietà del concetto di legittimità espresso da chi ci governa. L’insieme delle leggi e delle norme che regolano la vita nelle città in cui siamo nati e cresciuti, non costituiscono lo specchio delle reali esigenze delle persone, quanto la traduzione massificata dell’interesse di quei pochi che detengono il potere politico ed economico nella civiltà del profitto.

E così il concetto di proprietà privata viene elevato ad una dimensione quasi ultraterrena, e diventa addirittura lecito che tante persone non abbiano un tetto sopra la testa, proprio mentre case sfitte rimangono per anni a marcire nel degrado. La socialità avviene solo in termini di rapporti commerciali, e chi tenta di uscire dal vincolo gestore/cliente viene subito ricondotto alla “normalità”; e a questo proposito, proprio mentre vengono notificate le prime denunce per l’occupazione del Maceria a Forlì, anche lo spazio libertario “Sole e Baleno” viene raggiunto da sgradevoli attenzioni da parte della Polizia Commerciale di Cesena, che tenta di allinearlo ai criteri di un qualunque locale, sorvolandone la natura non lucrosa e mettendone alla prova la sopravvivenza attraverso l’applicazione di normative e sanzioni. Di antifascismo infine, e non è una novità, si riempiono la bocca molti partiti ed istituzioni in Romagna, a cominciare dalla giunta comunale del PD qui a Cesena. Ma vogliamo far presente a tutti che, proprio mentre ai colpiti dalla repressione venivano contestati a Forlì i capi d’accusa relativi all’antifascismo di strada messo in campo per contrastare i gruppi fascisti presenti sul territorio, a Cesena ad alcune persone veniva proibito di appendere un volantino siglato “antifascisti/e-antirazzisti/e” in uno spazio del Comune, in quanto giudicato “troppo politicizzato” semplicemente per la firma apposta.

Occorre ad ogni costo opporre tutte le proprie forze all’alto grado di censura messo in campo anche a livello locale dalle autorità al fine di smorzare le lotte sul territorio e di ricondurle entro canoni concessi dall’ordine costituito. E’ necessario manifestare a gran voce l’appoggio più incontaminato a tutti coloro che si battono per un mondo più giusto, costruito dal basso, libero da fascismi e pregiudizi razziali.

Come sempre nelle strade, in mezzo alla gente.

Un abbraccio di solidarietà a tutti i denunciati!!!


Lo spazio libertario “Sole e Baleno”


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